Corrispondenza da S. Croce

S. Croce, 29 maggio 1895. — Il caldo desiderato si fece sentire ieridì come d’estate; vedremo se il maggio nei tre giorni che gli restano saprà da femmina convertirsi in maschio. Le segale sono in fioritura; i frumenti ingrossiscono lo stelo per l’imminente spigatura. Il grano turco è già pronto per la zappatura, ed i prati in piena fioritura. Dunque tutto in ura che dinota futuro e non realtà, ma speriamo che Io divenga secondo i nostri desideri e bisogni.

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Nei mercati testè fatti, i bovini, in ispecie le vacche d’entrata segnalarono un buon aumento di prezzo, sicché i nostri fanno buoni pronostici anche per l’autunno, epoca principale di smercio. Ora viene l’epoca della malgazione, che si intraprende con liete speranze, non tanto per i burri che sono in decadenza di prezzo, quanto per i formaggi che si mantengono elevati.

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Questo Consorzio a. d. cooperò ad un’unione di tutti i possessori di bovini di Fiavè per caricare in via di società cooperativa quelle malghe comunali, e formandone una terza pei vitelli sotto i due anni, e ne spera buon esito. Vi viene anche introdotta la reciproca assicurazione dei bovini pel tempo che restano in malga, e ciò dinota buon progresso. Oh quanto meglio si farebbe dai comuni, il far usufruire le proprie malghe dai bovini indigeni che affittarle a de’ forestieri che sfruttano il bello ed il buono, asportandone dei bei guadagni dai confini comunali. Ma non omnibus licet ire Corinthum.

R.


Soggetto produttore“Bollettino C.P.A.”, anno 1895, 29 maggio, p. 131
Data29/05/1895
PseudonimoR.
DescrizioneArticolo relativo alle condizioni meteorologiche, allo stato delle campagne e alla fondazione di una società cooperativa a Fiavé per la gestione delle malghe comunali.