La presidenza ai consorzi federali

Anzitutto premettiamo un ringraziamento ex corde al benemerito Consiglio prov. d’Agricoltura Sezione di Trento che accettò la proposta della Federazione per formare del suo Bollettino mensile organo della nostra Federazione, colla sicurezza di averlo per ora due volte al mese*). Nel movimento dalla cooperazione rurale, il Consiglio ed in specie le persone che costituiscono la sua Giunta permanente e la Presidenza, furono sempre nelle prime file, e siam certi ormai che le stesse sapranno anche ben dirigere l’opera testè avviata della consociazione in un solo vincolo di tutte le numerose società che tempestano, come stelle del firmamento, la ridente plaga del nostro Trentino.

Quest’unica istituzione autonoma che gode il nostro paese, diede risultati insperabili e proprio per la vitalità che ha in sè per la sua indipendenza da tutele inutili, ed essa sarà pur quella che per intanto potrà venire in nostro aiuto con efficace concorso. Da ciò si potrebbe dedurre quanto più il nostro paese s’avvierebbe alla rigenerazione in ogni ramo sociale, se ci fosse concesso di vedere tra noi le altre istituzioni autonome, che da oltre un secolo vanamente si reclamano.

Adempiuto all’obbligo sentito del ringraziamento verso il Consiglio, il sottoscritto Presidente della Federazione si volge a tutte le società confederate e che stanno per confederarsi animandole a camminare fidenti nella via infilata e a stare guardinghe in tutti i passi alle prescrizioni statutarie colle quali vengono, o devono essere dirette. La Federazione sarà per loro un faro che illuminerà anche nei passi più difficili e scabrosi; ed in pari tempo essa diverrà un baluardo che valga a sostenerle anche se vacilleranno in qualche parte. Miracoli non ne farà la Federazione, perché è opera semplicemente umana, ma cose grandi ne verranno di certo, se tutte le società si manterranno nello spirito cristiano-democratico col quale nacquero e si mostrarono fino al presente.

Noi non volemmo appositamente nei nostri statuti-modello accogliere quelle disposizioni che richiedono da un socio un attestato di cattolicità o simile, chè siamo persuasissimi tutto il nostro popolo essere di un sol colore religioso, anzi di un tal colore che è presentato come modello di cattolicismo in tutto il mondo di qua e di là dell’oceano. Solo abbiamo preteso che i soci nostri sieno leali, galantuomini e di franco carattere, e lungi dal procurare il proprio interesse, sieno amanti di quello comune. Un nemico solo volemmo escludere dalle nostre società, e questo è quell’io fatale che come cancro insidioso si fece a rovesciare da noi ogni cosa. Sbandito l’io, siamo venuti al noi, non a sole parole, ma effettivo, popolare, ed in questo ci trovammo uniti tutti, se di buona volontà.

E vedete felice amalgama! Sacerdoti e laici, ricchi e poveri, plebei e blasonati, rurali e cittadini, tutti in un sol pensiero, in un solo fascio, in una sola azione, quella di aiutarci da noi a vicenda. Se è secondo al Vangelo che i fratelli si amino e sieno una cosa sola, è puro voler di Dio che noi tutti ci affratelliamo in azione concorde in quest’opera eminentemente provvidenziale della Cooperazione. Sulla nostra bandiera (che speriamo verrà presto preparata da mani gentili e generose) segnata dalla croce di redenzione rifulgerà a parole d’oro il motto: Uno per tutti e tutti per uno e le mani che si stringono, assicureranno quella fede che nissuno tradirà.

Con questi felici presagi inauguriamo questo primo numero del nostro giornale, e senz’altro veniamo all’opera.

GUETTI

Bilanci e situazioni mensili.

Noi prossimi numeri prepareremo una tabella generale da segnare le situazioni mensili ed i bilanci delle società confederate, e finché verranno i nuovi moduli per tali situazioni, preghiamo che intanto ci vengano mandati quelli che si fanno d’uso d’ogni società. Perché questi dati possano comparire uniti sul numero del giornale che uscirà alla metà del mese, ci è necessario che ci giungano almeno entro i primi 8 giorni del mese. I bilanci poi, che per legge si devono fare almeno entro giugno dell’anno seguente alla gestione, mano mano che ci giungeranno si raccoglieranno e tutti uniti in un tabellario verranno pubblicati al 1° luglio 1896. Se qualche società desiderasse una pubblicazione speciale, e magari con copie a parte per distribuirle ai soci, la federazione si presterà a farlo con modica spesa.

Così pure se ci fosse presentata qualche delazione di resoconto che potesse essere modello ad altre, avrà l’onore di vedere la luce sul Bollettino ed essere tirata a parte pei soci di detta società a bassissimo prezzo e perfino gratuitamente se la cassa lo potrà fare.

Domande e risposte

La presidenza della Federazione a mezzo dei propri tecnici o relatori si esibisce a dare quelle risposte che crederà del caso a tutte quelle domande che le saranno fatte dalle Società confederate. Nel primo numero si stamperanno le domande a lei dirette, e nel seguente si avranno le risposte; sempre intesi che sieno domande e risposte degne per la pubblicità, mentre quelle che non lo fossero, saranno evase in via presidiale.

Corrispondenze e notizie.

Saranno bene accette tutte le corrispondenze e notizie che ci arriveranno dalle vallate sul movimento cooperativo, e quando la presidenza le troverà utili per la pubblicazione, le passerà al proto. Lettere però anonime, questioni personali, e tutto quello che potesse disfare il motto e lo spirito della nostra bandiera, verrà passato nel cestino. Noi siamo usi a parlare schiettamente ed agire alla pubblica luce del sole, ed il lavoro delle talpe, o il giro orbo od oscuro dei gufi non ci va a sangue e quindi senz’altro siamo intesi. Cosi pure non assumeremo polemiche con chicchessia, e se saremo assaliti diremo quello che pensiamo senza presunzione, ma anche senza timore. Ci siamo organizzati per procurare il comune bene del nostro popolo, e senza la minima idea o volontà di pregiudicare agli interessi di Caio e Sempronio. Se accidentalmente qualcuno dalla nostra opera si sentisse in alcun punto danneggiato, lo sappia tosto, noi non lo facciamo apposta.

Per finire.

Per tutto quello che si riferisce a statuti e registri di Casse rurali se ne faccia richiesta alla Federazione, ch’essa tosto provvederà. Ora stiamo riorganizzando i registri delle Casse rurali in modo che si avvicinino a quelli delle Famiglie cooperative, per uniformità per le revisioni e nei prossimi numeri speriamo anche dare le direttive per il loro uso.

La Presidenza.

*) Vedi la restrizione accennata nella prefazione al presente Numero e nel verbale del Congresso federale (Nota della Redazione).


Soggetto produttore“Bollettino C.P.A.”, anno 1896, gennaio, pp. 30-31
Data01/1896
DescrizioneArticolo riportante indicazioni della presidenza della Federazione ai consorzi federati (compilazione bilanci e situazioni mensili, domande e risposte, corrispondenze e notizie).